A PARMA NIENTE PARTITA CON LA PLANET
AVVISATI ALLE 18.50 CON LA PARTITA ALLE 20.30: CI VORREBBE PIU' RISPETTO PER LE SOCIETA' CHE PAGANO LE TASSE
Storia di una brutta giornata, sotto tutti i punti di vista.
Alle 15.53 la scossa di terremoto in territorio parmense, avvertita anche in altre zone del Nord Italia.
Alle 17 contatto il dirigente responsabile della Planet Parma, De Togni: "Nessuno ci ha detto niente, venite pure, partita confermata". E alle 18.15 la squadra parte puntuale da Piacenza, tappa a Fiorenzuola per caricare sul pullman altri giocatori, destinazione Parma.
Ma alle 18.50 ecco una telefonata, dal dirigente della Planet: "Partita rinviata, hanno chiuso tutte le scuole della città, io sono stato avvisato pochi minuti fa dal comitato Fip di Reggio Emilia".
E il pullman del Basket Sole non può far altro che uscire al casello di Fidenza, per tornare a casa. Morale: una quindicina di persone che hanno dovuto lasciare più o meno in fretta i loro luoghi di lavoro e di studio per salire su quel pullman, per cosa? Tempo e soldi sprecati per un avviso arrivato sì, ma in ritardo e nemmeno dalla fonte preposta.
Una domanda? Possibile che la squadra viaggiante debba essere avvisata dal dirigente dell'altra squadra, peraltro gentilissimo e tempestivo? Possibile che la Fip di Reggio Emilia avvisi del rinvio la squadra di casa e non quella che deve mettersi in viaggio? O meglio, avvisi anche la squadra ospitante, certo, ma tramite e-mail, spedita alle 18.47? Ma se io arrivo da Piacenza e devo essere in campo a Parma alle 20.30, alle 18.47 posso essere davanti al computer o collegato con la mia casella di posta elettronica?
La notizia della chiusura delle scuole di Parma è stata diffusa da alcuni media locali attorno alle 17, da qui la mia telefonata a De Togni. E allora? Perchè tanta lentezza per far girare le informazioni?
L'unica fortuna di una giornata sfortunata è che il terremoto non ha fatto molti danni. Per il resto, il Basket Sole, società che paga regolarmente le tasse per divertirsi con la pallacanestro, gradirebbe che ci fosse più rispetto per chi "scappa" dal posto di lavoro e noleggia pullman per andare a giocare una partita di basket alle 20.30 di un giorno feriale a 60 chilometri di distanza.
Carlo Danani
dirigente responsabile
Basket Sole