IL LAVORO OSCURO DI TORRI E ARATA, LE INVENZIONI DI PEZZANI
LA TENACIA DI AVANZI E POGGI, LA VIGORIA DI PETKOVSKI
Stavolta eleggere l'MVP è stato francamente impossibile. Perchè mai come stavolta il Basket Sole Corrao ha giocato da squadra. Da squadra vera, che non ha paura a sporcarsi le mani, disposta a sbucciarsi i gomiti per recuperare un pallone. In panchina, gli allenatori Panena e Cavagnoli hanno azzeccato tutte le mosse. In campo, la squadra ha eseguito alla perfezione quanto studiato nei particolari in questi giorni.
Erano queste le uniche strade percorribili per superare S.Agostino, quintetto esperto, tenace, con qualità.
Così, mentre Bruschi e Tavani in panchina erano autentici ultras, in campo gli altri loro otto compagni riuscivano a distribuire in maniera del tutto equilibrata gioco e responsabilità.
La vera novità degli ultimi tempi è il ritorno di Nolli, capocannoniere della squadra, sui suoi standard abituali. Ora che l'infortunio alla caviglia sembra definitivamente alle spalle, il cecchino cremonese è tornato a incendiare la retina con continuità: 3/4 da 3 dice tutto.
Senza Greco e Turkes, le torri della squadra, è toccato soprattutto a Gelmini farsi largo nel "pitturato". Anche in Gara 3 Jonathan ha risposto alla grande, disputando una partita di sostanza di fronte a colleghi ben più navigati dei suoi vent'anni. Una certezza, insomma. Come certezze si sono confermati Torri e Arata, che si sono soprattutto dedicati a un lavoro oscuro, ma non per questo meno prezioso, giocando per i compagni, per esaltarne le loro qualità. Il genio e la fantasia, ancora una volta, li ha portati Pezzani. "Hollywood" ha innescato la squadra con giocate di qualità nei primi minuti, ha fatto capire ai compagni che l'impresa era alla portata.
Impresa arrivata anche sullo slancio dei rendimenti di Avanzi e Poggi. "Dado" in regìa ha dimostrato ancora una volta di reggere l'urto con una partita del genere, inventando un paio di canestri preziosi e mantenendo la testa fredda nei momenti caldi.
Conferme anche da Poggi, sempre più convinto e convincente in difesa, sempre più reattivo in attacco. Insomma, "Pippo" vive il top della sua stagione proprio nelle partite decisive, proprio come successe l'anno scorso, quando si rivelò un giocatore decisivo per la vittoria del campionato. E poi Petkovski, un "mastino" in difesa, che non si dimentica mai di piazzare qualche bomba sempre provvidenziale. Il temperamento di Ivica è sempre più prezioso per il gruppo.
Insomma, avanti così. Con una convinzione: lo spirito di sacrificio a questi ragazzi non manca proprio.