IL PIACENZA FA SUO UN DERBY ESEMPIO DI FAIR PLAY
Chi soffre per il rossoblù per molto tempo ancora avrà nelle orecchie il rimbombo del ferro che a una manciata di secondi dalla fine ha sputato la tripla di Arata, quella che avrebbe portato il Basket Sole avanti 51-50. Chi, invece, soffre per il biancorosso probabilmente non scorderà quel brivido gelato che avrà sentito corrergli lungo la schiena.In quella parabola disegnata da Arata, in quel secondo scarso in cui il pallone era in volo facendo accelerare al massimo il battito cardiaco, trovi l'essenza di un derby perfetta fotografia di tutto quello che c'è in una stracittadina, in un Roma-Lazio, in un Virtus-Fortitudo, in un Genoa-Sampdoria.
All'inizio il Piacenza ha dimostrato di possedere una marcia in più, dando l'illusione di poter vincere senza soffrire più di tanto. Poi, accecanti, ecco i raggi di un Basket Sole splendido a risalire la corrente, fino ad arrivare a +7. Basket Sole padrone? Macchè. Ecco il redivivo Piacenza non perdersi d'animo, fino a scovare in fondo al barile quell'energia decisiva per ritagliarsi una notte di festa.
Alla fine, sensazioni fatalmente contrapposte. Così, mentre il Basket Sole andava ad annegare la sua notte in una profonda amarezza per aver accarezzato il sogno di una clamorosa vittoria, poi sfumato sul più bello, ecco un Piacenza ancora in piedi dopo lo scampato pericolo, euforico dopo la strizza degli ultimi istanti. Il tutto nel segno del massimo fair play, di una correttezza esemplare, che ha scandito qualsiasi passaggio di questa memorabile serata.
Ci si rivede a San Lazzaro il 21 febbraio. Volentierissimo, smaniosi di tornare a respirare un'atmosfera di quelle che fanno bene ai polmoni.
LE FOTOGRAFIE MEMORABILI DEL DERBY
1) Il tiro da 4 punti di Arata (tripla più personale)
2) La tripla da 9 metri in allontanamento di Bosini
3) La difesa del Piacenza negli ultimi 20': solo 15 punti subiti