STRADA ANCORA LUNGHISSIMA, MA QUEST'ALBA DI STAGIONE LASCIA SPALANCATA LA PORTA DELL'OTTIMISMO
PIACENZA - I numeri parlano di 4 vittorie contro una sola sconfitta, di secondo posto in classifica, di un attacco molto spesso fluido e di una difesa che sa farsi rispettare. L'impatto del Basket Sole sul suo quarto campionato consecutivo di Promozione forse non poteva essere più positivo.
I rossoblù, in quest'alba di stagione, hanno accelerato i tempi della crescita, stringendo quelli che servivano per diventare un gruppo, dopo la rivoluzione dell'estate.
E a chi parla di calendario fin qui non impossibile per i rossoblù, si può replicare che soprattutto gli ultimi risultati fanno capire che di partite scontate non ce ne sia nemmeno una. Come dimostra il fatto che oggi soltanto una squadra sia ancora a punteggio pieno e soltanto una sia ancora all'asciutto di vittorie.
In un avvio di stagione dove le incognite sono sempre presenti in gran numero per tutti. Sotto la lente d'ingrandimento, scopri che l'unica parte di gara davvero da dimenticare sia la seconda metà del confronto con la Castellana. Che però, da lì in poi, ha solo vinto, lasciando intuire che quella sera al Palasport siano stati maggiori i meriti dei castellani piuttosto che i demeriti dei rossoblù.
Otto punti e imbattibilità esterna: ma il Basket Sole non cambia le sue prospettive di salvezza da raggiungere al più presto e di aspirante al ruolo di mina vagante. Perché la strada è ancora lunghissima e ogni venerdì presenta un pacco di difficoltà da affrontare sempre e comunque di petto. Intanto, il paziente lavoro di coach Cavagnoli e dei suoi ragazzi in palestra comincia a pagare. Al di là dei numeri, per lunghi tratti il gruppo dimostra di poter esibire un basket efficace, a tratti spumeggiante. Uno degli obiettivi principali rimane quello di contenere al minimo quei passaggi a vuoto che, più o meno, hanno fin qui accompagnato tutte le partite dei rossoblù. E ora una grande sfida: gestire al meglio l'entusiasmo di questo momento d'euforia, capitalizzare al massimo questo morale alto, sforzandosi di capire fino in fondo che, al di là di un secondo posto che fa enorme piacere, nulla ancora è stato conquistato.
PIACENZA - I numeri parlano di 4 vittorie contro una sola sconfitta, di secondo posto in classifica, di un attacco molto spesso fluido e di una difesa che sa farsi rispettare. L'impatto del Basket Sole sul suo quarto campionato consecutivo di Promozione forse non poteva essere più positivo.
I rossoblù, in quest'alba di stagione, hanno accelerato i tempi della crescita, stringendo quelli che servivano per diventare un gruppo, dopo la rivoluzione dell'estate.
E a chi parla di calendario fin qui non impossibile per i rossoblù, si può replicare che soprattutto gli ultimi risultati fanno capire che di partite scontate non ce ne sia nemmeno una. Come dimostra il fatto che oggi soltanto una squadra sia ancora a punteggio pieno e soltanto una sia ancora all'asciutto di vittorie.
In un avvio di stagione dove le incognite sono sempre presenti in gran numero per tutti. Sotto la lente d'ingrandimento, scopri che l'unica parte di gara davvero da dimenticare sia la seconda metà del confronto con la Castellana. Che però, da lì in poi, ha solo vinto, lasciando intuire che quella sera al Palasport siano stati maggiori i meriti dei castellani piuttosto che i demeriti dei rossoblù.
Otto punti e imbattibilità esterna: ma il Basket Sole non cambia le sue prospettive di salvezza da raggiungere al più presto e di aspirante al ruolo di mina vagante. Perché la strada è ancora lunghissima e ogni venerdì presenta un pacco di difficoltà da affrontare sempre e comunque di petto. Intanto, il paziente lavoro di coach Cavagnoli e dei suoi ragazzi in palestra comincia a pagare. Al di là dei numeri, per lunghi tratti il gruppo dimostra di poter esibire un basket efficace, a tratti spumeggiante. Uno degli obiettivi principali rimane quello di contenere al minimo quei passaggi a vuoto che, più o meno, hanno fin qui accompagnato tutte le partite dei rossoblù. E ora una grande sfida: gestire al meglio l'entusiasmo di questo momento d'euforia, capitalizzare al massimo questo morale alto, sforzandosi di capire fino in fondo che, al di là di un secondo posto che fa enorme piacere, nulla ancora è stato conquistato.