IL BASKET SOLE NON PASSA L'ESAME UNIVERSITARIO

IL CUS PARMA HA UNA MARCIA IN PIU': ARRIVA LA TERZA SCONFITTA CONSECUTIVA AL PALASPORT



BASKET SOLE-CUS PARMA 54-69
BASKET SOLE Colombani 12, Poggi 1, Lucev 4, Arata 5, S.Sebastiani, R.Mori 13, Gelmini, Signaroldi 2, Ponzi 6, M.Mori 11. All. Cavagnoli.

PIACENZA - Il Palasport è sempre più tabù per il Basket Sole, costretto a mandar giù la terza sconfitta consecutiva sul parquet di casa. Stavolta è il Cus Parma ad imporsi, sullo slancio di una prestazione decisamente più qualitativa rispetto a quella fornita dai rossoblù. Che giocano alla pari almeno per 25', salvo poi arrendersi inevitabilmente al gioco ordinato e incisivo dei parmensi.
La squadra di Cavagnoli si tuffa nel match con la testa lucida: 17-12 al primo intervallo. Il Cus resta in scia, per poi piazzare una brusca accelerazione in un secondo periodo decisamente dominato, chiuso con un parziale di 18-6.
Gli ospiti agganciano e mettono la freccia, raggiungendo anche 9 lunghezze di margine. Il Basket Sole concede troppo nel pitturato, mentre in attacco il fosforo va via via esaurendosi. Così, all'intervallo lungo sono 7 i punti da recuperare: 23-30. Al rientro in campo i padroni di casa giocano il loro miglior basket di serata. Colombani trova i punti che valgono addirittura l'aggancio a quota 34. Sembra l'inizio di un nuovo panorama e, invece, scopriremo che quello sarà il canto del cigno dei rossoblù. Il Cus Parma comincia a mitragliare dal perimetro, infilando tre triple consecutive. E' ancora break, stavolta quello decisivo. Il Basket Sole finisce ai margini della contesa, senza più trovare validi argomenti per rientrarci. I parmensi congelano la partita e in pratica bissano la larga vittoria conquistata all'andata al PalaCampus.
Basket Sole troppo a intermittenza, apparso sulle gambe in diversi giocatori. Bene Colombani, regista lineare e ispirato davanti al canestro altrui. Bene anche i fratelli Mori, combattivi e spesso incisivi. Troppo poco comunque per reggere il passo della vice capolista, anche perché sono mancati molti litri di sangue per provare a ritagliarsi una serata memorabile.
Così, vola via probabilmente anche l'ultima occasione per restare in corsa per la seconda piazza. Ora l'obiettivo massimo, nelle ultime quattro partite, diventa il terzo posto, col concreto rischio di finire addirittura settimi. Insomma, tutto in gioco dopo un febbraio con rare luci e ombre profonde e un marzo che, al di là del piazzamento play off, andrà vissuto come palestra per gli spareggi di aprile.