GALLI E FILIPPA: "L'IDEA DEL BASKET SOLE MERITA TANTA CONSIDERAZIONE IN TUTTA LA PROVINCIA PIACENTINA"
Il Basket Sole e il rilancio della pallacanestro femminile in città: un'idea che la Fip provinciale, con Antonio Galli e Luigi Filippa in testa, hanno appoggiato fin dal primo minuto.
"La città e la provincia di Piacenza - ha illustrato Galli, delegato provinciale della Fip - hanno bisogno di quanto progettato dal Basket Sole. Piacenza città come punto di riferimento per le giovani che vogliono fare basket. Piacenza punto strategico per unire le forze e non disperdere l'enorme patrimonio umano e cestistico coltivato dai vari Centri Minibasket. Abbiamo presentato Fulmine Rosa anche a Bologna, che ha accolto con grande piacere questa idea davvero stimolante".
Era maggio e si guardava al futuro con mille punti interrogativi. Poi riunioni, incontri, confronti.
Poi la presentazione del 10 luglio in Piazza Cavalli. mentre l'idea cresceva e si sviluppava sempre di più. Fino a concretizzarsi il 12 settembre, serata del raduno del Fulmine Rosa al Palasport di San Lazzaro. Dove Galli e Filippa hanno ribadito sostegno e fiducia.
"La città e la provincia di Piacenza - ha illustrato Galli, delegato provinciale della Fip - hanno bisogno di quanto progettato dal Basket Sole. Piacenza città come punto di riferimento per le giovani che vogliono fare basket. Piacenza punto strategico per unire le forze e non disperdere l'enorme patrimonio umano e cestistico coltivato dai vari Centri Minibasket. Abbiamo presentato Fulmine Rosa anche a Bologna, che ha accolto con grande piacere questa idea davvero stimolante".
"Rilanciare la pallacanestro rosa in città - ha aggiunto Luigi Filippa - ci riempie il cuore di gioia. E poi questo nome non qualsiasi che, da ex giocatore del glorioso Fulmine, per Piacenza ha un significato particolare e profondo. La Fip provinciale sensibilizza tutto il movimento per sostenere questa idea da cui, siamo convinti, tutte le società piacentine potranno trarre giovamento, vedendo un giorno confluire le proprie atlete nelle selezioni che potranno andare a formarsi in città. Senza per questo soffocare le identità delle varie società. Un valore aggiunto, insomma, per proporre alle ragazze una concreta occasione per proseguire il loro percorso cestistico".