FULMINE ROSA, CHE TONFO! E IL CAMPIONATO E' SUBITO IN SALITA

A PARMA IL BASKET SOLE GIOCA SOLO META' PARTITA: IL VICO VINCE CON PIENO MERITO



VICO PARMA 55
BASKET SOLE FULMINE ROSA 46
(16-13; 23-30; 44-35)

BASKET SOLE FULMINE ROSA: Ghizzoni 6, Lovato 6, Aurino ne, Paini, Milanese 18, Bosi 3, Malon 4, Cavallini, Nesca 7, Fornasari 2. All. Lavezzi, Scherz.

VICOFERTILE (PARMA) - Ed è subito mal di testa, potente, potentissimo, per il Fulmine Rosa. L'alba della stagione è clamorosamente indigesta per il Basket Sole, costretto al semaforo rosso davanti a un Vico frizzante, volitivo, molto dinamico, ma certamente non invincibile armata.
E dire che la partita non si era messa male per il quintetto di Lavezzi e Scherz. Primo periodo di studio, ad inseguire le parmensi e a cercare di focalizzare il tema della contesa: contenere le alte velocità delle padrone di casa. Fulmine Rosa sempre più sicuro col passare dei minuti, blindando sempre meglio il suo canestro. Così, ecco l'aggancio, con un prepotente allungo, issandosi fino a un incoraggiante +9: 30-21.

UN CROLLO AVVILENTE - Ma tutto sarà illusione: la partita del Basket Sole in pratica finisce qui, sfornando un terzo quarto degno di un film dell'orrore, incassando un parziale di 21-5 che ribalterà del tutto la contesa e che rappresenterà un poster da tenere ben presente davanti agli occhi quando a qualcuno verrà la tentazione di alzare la cresta. Basket Sole per lunghi tratti fuori giri, correndo spesso a vuoto, annegando sistematicamente in un bicchiere d'acqua.
Sotto anche di 10 punti, le rossoblù proveranno una reazione, ma senza risultati visibili. Vico padrone del risultato, ampiamente meritevole di un successo limpido, frutto di un basket che, alla distanza, farà girare la testa al Fulmine Rosa.
Ma nessun alibi: due mesi di pre-campionato hanno dimostrato che i frutti del lavoro sono ancora abbondantemente acerbi, amplificati da scelte tecniche e tattiche in corsa decisamente poco comprensibili e, soprattutto, per nulla funzionali, bocciate con gran frastuono dal campo. Senza alcuna pietà, senza nemmeno il riconoscimento delle attenuanti generiche. La meditazione e, soprattutto, la ricerca di contromisure efficaci sono di rigore.

RAGGI DI LUCE - Il rientro in campo dopo anni di assenza di Lovato, la presenza quantomeno in panchina di Aurino dopo il grave infortunio, il recupero lampo di Nesca e la solita partita di sostanza di Milanese rappresentano le uniche luci nella tenebrosa notte parmense.
Si ricomincia col pulsazioni al massimo, perchè all'orizzonte compare un doppio impegno: mercoledì a Sorbolo, venerdì a San Lazzaro contro Casalgrande. Ed è già tempo di dimostrare denti e carattere di fronte a una situazione immediatamente alle soglie dell'inquietante. E dell'imbarazzante.