SBANCA ZOLA PREDOSA: 8 LEONESSE RILANCIANO IL BASKET SOLE FIRMANDO IL RECORD STAGIONALE DI PUNTI
ZOLA PREDOSA-BASKET SOLE FULMINE ROSA 46-66
(19-17; 31-34; 39-53)
BASKET SOLE FULMINE ROSA: Aurino 7, Lovato 7, Botteri 5, Milanese 18, Malon 8, Paini 7, Fornasari 2, Cavallini 12.. All. Lavezzi, Scherz.
ZOLA PREDOSA (BOLOGNA) - I sintomi di ripresa apprezzati contro Piumazzo erano realtà: il Fulmine Rosa dà seguito alla sua crescita. Lo fa in maniera roboante e fragorosa, a tratti esaltante. A due passi da San Luca, il Basket Sole coglie il primo successo esterno della stagione, firma il record di punti e si rilancia alla grande, nonostante tutto.
Nonostante 8 sole giocatrici a referto, nonostante la trasferta più lunga dell'anno e un morale non certo alle stelle. Ne esce una prova convincente dall'inizio alla fine, sempre e comunque scandita dalla pazienza di ridurre gli errori, fino quasi ad eliminarli del tutto. Tutte a referto le 8 leonesse sopravvissute alla malasorte che tiene prigioniera in infermeria buona parte della squadra.
Otto leonesse senza paura e senza pausa, pronte a seguire anche con due rimorchi la compagna che si lancia in contropiede. Disposte a sbucciarsi gomiti e ginocchia pur di piazzare canestri in faccia alla dea bendata.
Avvio in equilibrio totale: 19-17 al 10', 31-34 all'intervallo lungo. Sguardi giusti, poco fumo e tanto arrosto per un Fulmine Rosa che in attacco trova certezze assolute da Milanese e Cavallini (anche mega calamita di rimbalzi), col sostegno di tutte, proprio tutte le compagne, muovendo il punteggio soprattutto nei momenti più delicati anche con Malon, Paini e Botteri. Si allargano le forbici del divario, strappo completato da una difesa che nel terzo periodo concederà la miseria di 8 punti a un avversario ormai a corto di soluzioni su entrambe le zone del campo. Apprezzando una Fornasari in netta crescita, una Aurino perfetto capitano e le accelerazioni di Lovato.
Finisce in gloria per tutti, tecnici compresi: poche parole, concentrazione ai massimi, lucidità e tanta praticità per ritagliarsi la serata più esaltante della stagione, una delle più brillanti di un 2018 davvero formativo, da archiviare col sorriso.
Finisce in gloria, legittimo premio per chi ha sempre creduto e continua a credere nella maglia. Si riparte da qui, da due punti d'oro soprattutto per il morale. E dalla consapevolezza che questo Fulmine Rosa può tanto.